Il CAS - Amministrazione e MAB
- Accorciamo le distanze
- 8 giu 2022
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Ecco alcuni contributi in merito alla attiva partecipazione nell’amministrazione e nella politica del CAS, sia in ambito comunale che internazionale.
IOC-MAB (Internationale Oetmoeting Centrum – Mouvement d’Animation de Base) 1978-1984
Sotto un doppio nome in fiammingo (Centro di Incontri Internazionale) e in francese (Movimento di Animazione di Base) questa Rete di gruppi di base europea è esistita pochi anni, ma ha dato un notevole contributo ed una base teorica sempre più completa al nostro gruppo in tema di coscientizzazione, animazione di base, sviluppo di comunità.
Con l’aiuto di “maestri” come i belgi Jef Ulburghs e Jac De Bruyn ed il francese Louis Caul-Futy (leader della C.S.C.V. – Confédération Syndical du Cadre de Vie) i militanti del C.A.S. ebbero l’opportunità di approfondire i temi cari al pedagogista brasiliano Paulo Freire, ai pensatori francesi Jean Pierre Chévénement e Pierre Rosanvallon.
A partire da queste riflessioni il C.A.S. si fece promotore per la prima volta di una rete di gruppi di base della Martesana contattando esperienze simili a Trezzo e Busnago.
Amministrazione pubblica
Con la sempre maggior acquisizione di una coscienza politica i militanti del C.A.S. cominciarono ad essere tentati, complice anche una situazione locale da sempre gestita dai cattolici della DC, da sola o in coabitazione con il Centro laico ed i Socialisti, di presentarsi alle consultazioni amministrative comunali. E lo fecero in più occasioni, dapprima in cordata con i coetanei della Nuova Sinistra movimentista di Democrazia Proletaria (Unità Popolare, 1980) con l'elezione di un proprio consigliere comunale e poi anche con il Partito Comunista (Unità Democratica, 1990), a seguito di un fallito e sofferto tentativo di unificare la sinistra, ancora con l'elezione di un proprio consigliere. Grazie anche alla nuova legge elettorale per i Comuni, finalmente nel 1993 ci si presentò unitariamente con le formazioni di sinistra, sfiorando la vittoria ma non evitando l'ascesa della Lega dell'ineffabile sindaco Ghilardi, ed eleggendo però due esponenti dell'associazione.
Ovviamente questi apparentamenti furono favoriti pure dai primi sintomi della crisi della “forma partito”, ma la consapevolezza maturata con queste esperienze, molto dispendiose e parecchio frustranti, portò l'associazione durante la sessione autunnale a Obra nel 1996 a rinunciare definitivamente a una propria presenza organica nell'istituzione comunale, considerando il terreno socio-culturale la propria priorità e il proprio ambito naturale.
Ciò nonostante, ovviamente, a livello personale ognuno era libero di partecipare e questo portò al manifestarsi di qualcosa di straordinario, dal punto di vista storico e politico per Inzago, quando per ben 19 anni (1997-2016) i progressisti inzaghesi andarono al governo del Comune, anche se con liste diverse e con non pochi contrasti: gli unici due Sindaci di sinistra del dopoguerra si chiamano Paolo Acquati e Benigno Calvi, ambedue provenienti da anni di esperienza nel Centro Attività Sociali.
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